Hai acquistato o ricevuto dei cormi di zafferano (comunemente detti “bulbi”) e non sai da che parte inziare? Ti aiutiamo noi!
Piccola guida alla coltivazione dello Zafferano
Ciclo Vegetativo
Lo zafferano (Crocus sativus) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Iridaceae. Il suo ciclo vegetativo si divide in diverse fasi:
1. Dormienza Estiva (Giugno – Agosto): Durante i mesi estivi, i bulbi dello zafferano rimangono in dormienza nel terreno. È importante mantenere il terreno ben drenato e evitare irrigazioni eccessive per prevenire il marciume dei bulbi.
2. Germinazione e Crescita Autunnale (Settembre – Novembre): Con l’arrivo dell’autunno, i bulbi iniziano a germogliare. La crescita vegetativa è rapida e le foglie, simili a fili d’erba, emergono dal terreno. I fiori viola sbocciano generalmente a partire da metà ottobre fino a metà novembre.
3. Fioritura (Ottobre – Novembre): La fioritura dura circa 2-3 settimane. I fiori vengono raccolti manualmente, preferibilmente all’alba, per preservare la qualità degli stimmi rossi, che sono la parte utilizzata come spezia.
4. Riproduzione dei cormi (Dicembre – Maggio): Dopo la fioritura, la pianta continua a crescere, e le foglie accumulano nutrienti necessari alla moltiplicazione dei cormi. Verso la fine della primavera, le foglie iniziano a seccare, segnando l’inizio della nuova fase di dormienza.
Impianto Annuale e Impianto Poliennale
La coltivazione dello zafferano può essere effettuata con due due modalità: impianto annuale e impianto poliennale.
1. Impianto Annuale:
– Preparazione del Terreno: Il terreno prima dell’impianto deve essere ben lavorato e arricchito con compost o letame ben maturo. È importante che sia ben drenato e privo di erbacce.
– Messa a Dimora: I bulbi vengono piantati ogni anno verso fine agosto – inizio settembre. All’inizio dell’estate successiva, quando le foglie sono completamente secche, durante la fase di dormienza, i bulbi vengono rimossi dal terreno, puliti e conservati per essere reimpiantati a fine agosto/inizio settembre.
Vantaggi: Questo metodo permette di monitorare meglio lo stato dei bulbi e di evitare malattie o parassiti che potrebbero accumularsi nel terreno.
2. Impianto Poliennale:
– Preparazione del Terreno: Simile all’impianto annuale, il terreno deve essere ben preparato.
– Messa a Dimora: I bulbi vengono piantati una volta e lasciati nel terreno per 3-5 anni. Durante questo periodo, i bulbi si moltiplicano naturalmente.
Vantaggi: Minori costi e lavoro per la gestione annuale. Tuttavia, richiede un’attenta gestione del terreno per prevenire problemi fitosanitari e un controllo delle erbe infestanti durante la primavera/estate.
Profondità di Impianto
La profondità di impianto è cruciale per garantire la corretta crescita dei bulbi di zafferano:
– Profondità Ottimale: I bulbi di zafferano devono essere piantati a una profondità di circa 10-15 cm èer l’impianto annuale, 20 cm per quello poliennale. Se piantati troppo superficialmente, i bulbi rischiano di essere danneggiati dal gelo o dalla siccità. Se piantati troppo profondamente, potrebbero avere difficoltà a emergere.
– Distanza tra i Bulbi: Si consiglia di piantare i bulbi a una distanza di circa 10-15 cm l’uno dall’altro negli impianti annuali, 20 in quelli poliennali, per permettere una buona circolazione d’aria e ridurre la competizione per le risorse.
La coltivazione dello zafferano richiede pazienza e cura, ma con le giuste tecniche, è possibile ottenere un raccolto di alta qualità. La gestione attenta del ciclo vegetativo, insieme a una corretta pratica di impianto annuale o poliennale e la giusta profondità di impianto, sono fondamentali per il successo di questa preziosa coltura.
Coltivazione dello Zafferano su Prode Rialzate
La coltivazione dello zafferano su prode rialzate è una tecnica che offre diversi vantaggi, specialmente in termini di drenaggio e gestione del suolo, soprattutto per gli impianti poliennali. Ecco una breve guida per realizzare e gestire prode rialzate per la coltivazione dello zafferano.
Vantaggi delle Prode Rialzate
Migliore Drenaggio: Le prode rialzate migliorano il drenaggio del terreno, prevenendo il ristagno idrico che può causare marciume dei bulbi.
Facilità di Accesso: Lavorare su prode rialzate riduce la necessità di piegarsi e rende più agevoli le operazioni di piantumazione e raccolta.
Realizzazione delle Prode Rialzate
Preparazione del Terreno:
– Scelta del Sito: Selezionare una zona con un buon drenaggio naturale.
– Pulizia del Terreno: Rimuovere erbacce, pietre e detriti. Livellare il terreno se necessario.
Costruzione delle Prode:
Dimensioni delle Prode: Le prode rialzate possono essere larghe circa 1-1,2 metri e alte 20-30 cm. La lunghezza può variare a seconda dello spazio disponibile.
Spazio tra le Prode: Lasciare circa 50 cm tra una proda e l’altra per permettere un facile accesso durante le operazioni di manutenzione e raccolta.
Posizionare i cormi con le distanze opportune, spargere stallatico pellettato e ricoprire di terra scavata dai lati fino a che i cormi si trovino all’opportuna profondità.


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